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Trucchi per preparare velocemente il biberon con latte in polvere fuori casa

Fintanto che il pargolo ciuccia beato dal seno della mamma non si pensa al momento in cui bisognerà essere super organizzati per il latte in polvere. Ma è nornale, quando il bambino è affamato ha una fonte di cibo sempre a portata di bocca, con il latte sempre pronto e caldo, solo da ciucciare.

Poi per noi è arrivato il momento in cui l’allattamento al seno non è stato più possibile e abbiamo iniziato con il latte in polvere, ci siamo organizzati con i biberon e qualche bottiglia di acqua minerale adatta ai bebè (il vostro pediatra potrà dirvi le marche più adatte) sempre pronte in casa, da scaldare in un pentolino alla bisogna.

Inizialmente andavamo in giro poco e quindi una borsina con la confezione del latte in polvere, una bottiglietta di acqua e un biberon e ci sembrava di essere super organizzati. ogni locale in cui siamo andati ci ha fornito dell’acqua calda in cui scaldare il latte appena fatto a bagno maria, quindi non abbiamo mai avuto problemi. Inoltre parte delle poppate continuava ad avvenire al seno, quindi ancora più facile la gestione dei pasti.

Il momento in cui capisci che pensare di essere organizzati non basta, bisogna esserlo davvero!

Poi arriva il giorno che si va in giro di più, si va spesso a trovare i nonni, magari scatta la sirena della fame proprio mentre si è in auto, il pianto va a tutto volume. In quel preciso momento ci si rende conto che polvere + bottiglia di acqua + biberon non sono una soluzione pratica. Ci si ritrova con la possibilità di fare il latte ma con l’acqua fredda… quindi inutilizzabile.

Questo preambolo per farvi inquadrare la situazione, che spesso è la norma per i neo papà e le neo mamme, che ovviamente imparano le cose via via che succedono e pian piano ci si inizia ad organizzare al meglio.


I consigli per avere la pappa sempre pronta e il biberon col latte caldo, soprattutto fuori casa

Di seguito le idee e i consigli di Mamma Ombretta e Papà Fabio, oggi ospiti del mio blog.


MAMMA OMBRETTA E IL PASTO FUORI CASA COL BIBERON E IL LATTE IN POLVERE:

…dopo i primi giorni di felicità, un po’ di apprendistato per le varie situazioni nella vita quotidiana ci vuole. Piano piano il bimbo appena nato e i genitori si ritrovano a riprendere una vita quotidiana più normale, si aggiustano gli orari, gli impegni, gli svaghi, a volte con piccoli intoppi a cui si deve pensare per tempo, tipo il pasto fuori casa.

Ci sono piccoli trucchetti per evitare che il bimbo mandi in ansia i genitori nel momento della pappa, ovviamente se il bimbo non è allattato al seno. Affrontare questa situazione andando a casa di parenti e amici è facilmente risolvibile, la cosa è ben diversa se il biberon dovrà essere preparato in un locale pubblico o all’aperto.

Il metodo che consiglio è quello di portare l’acqua già calda in un thermos usato solo a quello scopo, poi una bottiglia con acqua a temperatura ambiente per raffreddare il latte che si preparerà nel biberon, infine il latte in polvere già dosato per un biberon. A tale scopo tornano utili i piccoli contenitori (per alimenti) che si usano di solito per sughi mono porzione, anche questi usandoli smpre solo per il latte del bebè.

Se è possibile calcolate quanti pasti occorreranno, così da riempire abbastanza il thermos e preparare abbastanza contenitori con il latte in polvere. Personalmente sconsiglio la pratica di far riscaldare il biberon nei locali pubblici, in genere viene scaldato troppo o troppo poco, con rischio di manipolazioni del biberon non adatte ai neonati.

Si può usare il metodo del thermos anche quando il bimbo sarà svezzato, per esempio per il brodo vegetale e la pastina gia cotta o la farina lattea in un contenitore che era per il latte in polvere, ci si rende autonomi e si evitano possibili contaminazioni della pappa. I neonati hanno una straordinaria capacità di adattamento, non fanno differenza se fanno la nanna o la pappa fuori casa, l’importante è rispettare gli orari della pappa.

BERGNER Thermos da Viaggio, 21 cm

PAPÀ FABIO E GLI ACCESSORI SPECIALIZZATI:

Ho letto che stai preparando un articolo su come preparare in comodità il latte artificiale in giro, io ti racconto il mio sistema:

Ho comprato un portapappe con gli spazi delle porzioni dei misurini già pronte, in pratica una scatolina dosatore per latte in polvere. Mi sono attrezzato con un termos per acqua calda da viaggio.

All’occorrenza, quindi, mi basta prendere un biberon vuoto versarci dentro l’acqua calda del thermos, svuotare il contenuto già dosato dalla scatolina portapappe, agitare e la pappa è pronta! Ti allego le foto dei due prodotti che oramai sono diventati i miei inseparabili amici.

MAM Babyartikel, Scatola per latte in polvere

Il metodo di Babbo Felice per semplificare la preparazione del latte in polvere.

Come avete letto qui sopra i “rimedi della nonna” proposti da Mamma Ombretta e Papà Fabio sono molto semplici e pratici e velocizzano la preparazione del latte in polvere, soprattutto quando si è in giro, ottimizzando l’organizzazione  delle uscite e diminuendo le borse da portarsi appresso.

Ovviamente sono sistemi che utilizzo anche io, che però per ora mi porto dietro direttamente il sacchetto del latte in polvere. Oltre a questo, se il momento pappa è ravvicinato all’orario di uscita, io mi sono attrezzato con un thermos da biberon della Chicco in cui tengo il biberon col latte già pronto. Se l’uscita è breve è più che sufficiente.

Il bambino mangia anche la notte e il biberon lo vuole subito.

Abbiamo tutti imparato quanto possa essere difficile far addormentare i nostri pargoli, quindi la cosa peggiore da fare è perdere tempo nella preparazione del latte in polvere nel pasto notturno, spesso i bambini riescono a mangiare quasi addormentati e poi tornano nel mondo dei sogni alla velocità della luce. Questo però non accade se facciamo passare troppo tempo dal primo leggero pianto di fame al momento della poppata. Che fare? Semplice, organizzarsi con thermos e acqua già calda anche in casa.

Noi qui in casa abbiamo sempre un thermos con l’acqua calda, lo teniamo sempre pieno e a portata di mano, così nel caso in cui uno dei genitori fosse impossibilitato ad agire prontamente, quello rimasto solo potrebbe fare il latte in men che non si dica.

Se siamo svegli entrambi al momento della poppata notturna, mentre uno fa mangiare il pargolo, l’altro scalda altra acqua e ripristina il thermos. Io poi spesso per lavoro sono sveglio anche a ridosso della seconda poppata quindi, oltre a ripristinare il thermos, preparo anche un biberon già pronto e lo infilo nell’apposito thermos da biberon e lo posiziono sul comodino della mamma. Così in qualsiasi momento il bebè si sveglia per la fame, la mamma ha tutto a portata di mano.

Il metodo del thermos sempre pieno di acqua calda lo utilizziamo durante tutto il giorno, così siamo sempre più veloci a preparare il latte, anche nelle poppate diurne.

Questi sono piccoli “segreti non segreti” che un neo papà come me ha dovuto scoprire a forza di fare pratica, giorno dopo giorno. Ovviamente adesso che li sò, mi sembrano scontati, ma nel momento in cui in casa ci sono venute queste idee ci sembravano rivoluzionarie. Forse sarebbe bastato chiedere consiglio ai nonni, invece di provare a fare tutto da soli. Ma a noi piace sperimentare e goderci anche i “momenti di scoperta” seppur nelle piccole cose.


LINK UTILI
Thermos da biberon o pappa Chicco
Thermos Bergner da viaggio per acqua
Contenitori monoporzioni ermetici
Scatola con porzionatore per latte in polvere


Questo post è stato scritto con la partecipazione di un papà ospite e una mamma ospite che hanno deciso di raccontarci la loro esperienza qui su Babbofelice.it. Se anche tu vuoi partecipare e collaborare scrivi a babbofelice@macpremium.it

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Pannolini lavabili riutilizzabili, una scelta fra ecologia e risparmio

Ciao, sono Paolo, un papà di Torino e per mio figlio ho utilizzato i pannolini lavabili. Vi voglio raccontare qui su Babbo Felice la mia esperienza, dopo aver letto l’articolo del Papà Gabriele “Quale pannolino scegliere per il nostro bambino di pochi mesi“.

In famiglia abbiamo fatto questa scelta principalmente per motivi ecologici, un pannolino Usa & Getta impiega circa 500 anni a decomporsi, ma anche per ragioni economiche. I pannolini lavabili sono presenti in moltissimi “formati” differenti e la nostra scelta è stata di utilizzare le mussoline nei primi mesi e dei pocket dai 6 mesi.

Quali tipologie di pannolini riutilizzabili abbiamo scelto

Le mussoline sono dei teli in cotone/canapa che vengono piegati in modo da avere 8 strati assorbenti, viene bloccato davanti con un gancietto apposito e sopra a questo viene messa una mutandina di PUL per non andare a bagnare i body ed i vestiti. Abbiamo trovato le mussoline molto pratiche perchè asciugano velocemente e perchè si adattano bene al bambino che nei primi mesi cresce molto velocemente.

Abbiamo proseguito con i pocket, una mutandina di PUL esterno e pile interno in cui si inseriscono degli interni assorbenti. Questi pannolini, come altri modelli per i bimbi più grandi, si chiudono con del velcro o con dei poussoir. Il cambio pannolino risulta identico al cambio dei Usa&Getta

Per la notte abbiamo utilizzato dei fitted, pannolini completamente in spugna con una mutandina impermeabile posta sopra. Anche questi si chiudono con velcro o con semplici bottoni a pressione. 

L’esperienza coi pannolini lavabili riutilizzabili

La nostra esperienza è stato molto positiva, ci siamo trovati benissimo e li abbiamo utilizzati dalla nascita fino ai 2 anni, quando abbiamo tolto il pannolino. Abbiamo utilizzato due tipi di pannolini differenti, uno da 0 a 7Kg e l’altro dai 7Kg fino allo spannolinamento.

Il modello che abbiamo scelto appena nato nostro figlio è un po’ più complicato della media, ma una volta presa la mano anche il cambio notturno (da mezzi addormentati) è andato molto bene. Il secondo modello che abbiamo utilizzato invece si mette come dei normali pannolini usa e getta e si chiude con dei semplici bottoni a pressione.

La gestione quotidiana è molto semplice, ad ogni cambio il pannolino sporco viene sciacquato velocemente per togliere eventuale cacca e riposto in un secchio accanto alla lavatrice.

Set pannolini riutilizzabili 0-7 KG

Il lavaggio dei pannolini riutilizzabili

Il lavaggio per noi non è stato un problema in quanto i pannolini vengono lavati insieme al normale bucato e asciugano abbastanza velocemente. Un secchio con qualche goccia di olio essenziale vicino al fasciatoio risolveva il problema degli odori fino alla prossima lavatrice!

Quanto si spende con i pannolini lavabili?

In totale abbiamo acquistato circa 20 mussoline (con 3 mutandine) e 15 pocket. I fitted per la nanna ci sono stati regalati da una vicina (ne abbiamo usati un totale di 5).

Si trovano molti siti che parlano di pannolini lavabili e dove si possono avere più informazioni. Consiglio anche di cercare se nella vostra zona sia presente una pannolinoteca in cui potrete “affittare” vari tipi di pannolini per sperimentare prima di acquistare.

Noi abbiamo speso, per i nostri pannolini, circa 500 € per il primo figlio, e adesso che aspettiamo il secondo non dovremo più acquistarne quindi il guadagno economico sarà ancora maggiore.

Pannolino lavabile 0-7 KG montato

Tutto bello, ma quanto costano?

Volendo comprendere un po’ tutto nei costi, per l’acquisto dei pannolini da 0 a 2 anni abbiamo speso, come dicevo, circa 500 €. Comprendendo anche acqua e corrente per le lavatrici (costo che ci sarebbe stato ugualmente per il normale bucato) si arriva a spendere circa 1000€ nei 2/3 anni di utilizzo, contro i circa 2000€ con gli Usa&Getta

LINK UTILI:
Catalogo pannolini lavabili su Amazon
Quali pannolini usa e getta scegliere per i bebè?

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Come aiutare la nostra compagna quando è incinta

Essere incinta può essere un’esperienza emozionante, ma anche fisicamente e emotivamente impegnativa per le nostre compagne. Noi papà spesso presi dalle emozioni e dai mille pensieri ci dimentichiamo anche le cose più semplici. Ecco quindi alcuni modi in cui possiamo essere utili a loro durante il viaggio meraviglioso della gravidanza. Per certi versi sono cose basiche, ma che, appunto, quando siamo dentro al vortice emozionale, non ci vengono in mente ed è utile ricordarle con questa lista:

Continua la lettura di Come aiutare la nostra compagna quando è incinta

Recensione BuhoCleaner – Recupera spazio di archiviazione gratuito su Mac in pochi secondi

Se stai cercando un’app che ti aiuti a ripulire lo spazio di archiviazione del tuo Mac per tempi di avvio rapidi, la tua ricerca è giunta al termine. Liberare spazio GB è il gioco e BuhoCleaner lo gioca eccezionalmente bene. Usa l’interfaccia utente intuitiva e facile da usare per scansionare, identificare e gestire file di buffer dell’utente, file di grandi dimensioni, app di avvio e qualsiasi altra cosa ti serva per far funzionare il tuo Mac come se fosse uscito dalla scatola. Ecco tutto ciò che devi sapere su BuhoCleaner.

Pulizia Rapida

Pulizia Rapida è il modo più semplice per utilizzare BuhoCleaner. Basta eseguire l’app, premere Scan, farla sembrare magica e fare clic su Rimuovi. Questo è tutto! Hai appena liberato (probabilmente) gigabyte di spazio in pochi clic. Per una panoramica dettagliata dei dati rimossi, fai clic su mostra dettagli. Questo genera un elenco dei dati dell’app da rimuovere e la dimensione dei file da ciascuna app.

Disinstalla App

App Uninstall è esattamente quello che sembra. Hai problemi a trovare un’app fastidiosa da rimuovere dal tuo Mac? Potete trovare qui. Basta selezionare l’app che si desidera disinstallare e fare clic su Rimuovi in basso a destra.

File Ingombranti

Anche i file di grandi dimensioni sono abbastanza autoesplicativi. Questo è un elenco dei file più grandi sul tuo Mac; se scegli di rimuoverli dipende da te. Alcuni potrebbero essere importanti per il lavoro, i giochi o la scuola, mentre altri probabilmente ti sei dimenticato di essere sul tuo dispositivo! Come le altre funzionalità di BuhoCleaner, anche questa è altrettanto facile da usare. Selezionare i file che si desidera eliminare e fare clic su Rimuovi. Goditi il tuo spazio di archiviazione appena scoperto!

Duplicati

Duplicati ti consente di selezionare una cartella specifica sul tuo Mac e cercare cartelle della stessa dimensione e contenuto (ovvero duplicati). Queste cartelle non fanno altro che occupare spazio non necessario e BuhoCleaner se ne sbarazzerà per te.

Fai clic sul simbolo + per aggiungere una cartella che ritieni possa contenere un duplicato e premi Scan. Se sono presenti duplicati sul dispositivo, BuhoCleaner li identificherà e consentirà la rimozione con un clic sul pulsante Rimuovi.

Conclusione

A cosa serve un’app se gli sviluppatori non la aggiornano mai? Se me lo chiedi, non è affatto buono. Fortunatamente, Dr.Buho è orgoglioso del suo lavoro, ascolta la comunità e lancia frequenti aggiornamenti per BuhoCleaner. Puoi controllare il registro delle modifiche sul sito Web di Dr.Buho.

Passare il tempo con i nostri figli durante l’inverno

L’autunno è da poco finito. Le splendide giornate di sole aggiuntive che ci ha regalato a sorpresa lasciano spazio a giornate grigie di pioggia, nebbia e ghiaccio. Il maltempo, insomma, si è fatto sentire.

I nostri figli scalpitano e si annoiano, nella stragrande maggioranza dei casi, non amano stare dentro alle mura domestiche a lungo. Anche noi genitori abbiamo diverse difficoltà nel trascorrere molto tempo con i nostri figli durante la stagione invernale. Poi ci sono anche le feste natalizie e le scuole chiudono diversi giorni.

Troppe ore trascorse di fronte ai cartoni animati, ad un certo punto i giochi non bastano o passano troppo tempo di fronte a videogiochi, tablet o smartphone.

Se amate stare tra la gente, i comuni offrono diverse iniziative, vengono sfruttati costumi ed usi tipici della località in cui viviamo. Sagre paesane ed iniziative delle varie pro-loco popolano i calendari invernali. Molte feste offrono spazi gioco per i bambini ed ottimi piatti di cui abbuffarsi. In arrivo anche tante iniziative legate al Natale, nelle piazze e nelle aree di ritrovo.

Per gli amanti della natura e per coloro che non soffrono il freddo e l’umidità si possono organizzare delle camminate in mezzo ai boschi. In inverno i boschi sono bellissimi! Ma il mare e i laghi non sono da meno. Infine anche i piccoli paesi hanno degli scorci magici, borghi e posti da scoprire.

Organizzate una gita vicino casa e portate i vostri figli a scoprire le meraviglie della natura di questo periodo! Fategli fare qualche foto, poi stampatele per creare insieme a loro un album dei ricordi.

La montagna, come dicevo, non è da meno. I paesaggi innevati sono meravigliosi, si può slittare con i bob, fare e decorare un pupazzo di neve o andare nei rifugi/bar a bersi una cioccolata calda con qualche pasticcino.

Appoggiare le manine (ben protette dai guanti) intorno ad una tazza di cioccolata fumante insieme ai propri cari è un’esperienza davvero stupenda!

In alternativa in molte città vengono montate vere e proprie piste di pattinaggio su ghiaccio. I bambini si divertono molto a mettere alla prova il proprio equilibrio.

Se siete fortunati molte città hanno iniziato a sfruttare capannoni dismessi, vuoti. Nella mia zona i vari giocolandia, partilandia, coccolandia, sono sempre pieni da dover prenotare. Gonfiabili, scivoli, spazi giochi, musica, programmi per bambini di diverse fasce di età e anche iniziative per le mamme in gravidanza. Tutto con prezzi super accessibili. (es. 5€ per tutto il pomeriggio)

Insegniamo ai nostri figli a stare in mezzo alla gente e ad amare la natura. Facciamo loro capire che non sempre comodità e divertimento fanno rima.


LINK UTILI:
Accessori e abbigliamento invernale per bambini
Audiolibro natalizio per bambini gratuito

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Posso spiare lo smartphone di mio figlio?


Annosa questione quella dello “spionaggio” degli smartphone dei nostri figli minorenni. Ovviamente il termine spiare può essere molto forte, quindi qui parleremo più correttamente di controllo.

Tutti i genitori si pongono la fatidica domanda sulla correttezza del controllo dei telefonini dei figli minorenni, soprattutto dai 10 anni in su, perché le paure sono tante e il senso di protezione ci permea ogni cellula del corpo. Come genitori pensiamo spesso di avere tutti i diritti di mettere in pratica forme di verifica e controllo delle comunicazioni dei nostri pargoli e non è del tutto sbagliato, perché abbiamo il diritto/dovere di tutelare il bambino e di esercitare la funzione di correzione e vigilanza, come ci impongono le leggi.

Continua la lettura di Posso spiare lo smartphone di mio figlio?

Anche noi papà siamo importanti nella crescita dei figli

Noi tutti sappiamo che la mamma è la figura più importante nella crescita dei bambini, non lo si può di certo negare. La natura ha donato alla donna la gravidanza, l’allattamento, la sensibilità. La mamma è tenera, affettuosa e amorosa. Non per questo però la figura paterna, come ogni tanto accade, deve essere sottovalutata.

Per esperienza personale, sono cresciuto senza un padre, capisco in modo profondo (è il mio pensiero ovviamente) quali sono state le mancanze nel crescere senza papà.

Il padre è il seme, il padre è la figura che da forza e sicurezza e fa sentire protetta la propria famiglia. Il padre è un uomo che ha maturato responsabilità e sicurezza. Il padre ama il proprio figlio, magari in modo diverso rispetto alla mamma, ma con la stessa forza.

Nella mia seppur ancora breve esperienza da genitore ho visto un sacco di famiglie e mi son reso conto che è proprio il babbo il genitore con cui molte volte i figli sembrano avere un rapporto più leggero, più amichevole. I babbi son più giocherelloni.

Il padre è una figura complementare alla madre, non minoritaria

Dal punto di vista della psicoanalisi (scusate il parolone), come afferma in un suo articolo lo psicologo/analista Paolo Ferliga, la presenza del padre è indispensabile, verso la fine del primo anno, affinché il bambino possa distinguersi dalla madre ed iniziare a percepirsi come individuo a sé.

È soprattutto il padre che ha il compito di guidarli in questa direzione, aiutandoli a sviluppare due funzioni psichiche complementari: di proibizione (“quello che dovrei essere”) e di aspirazione (“quello che vorrei essere”). La prima aiuta a formare una coscienza morale, ad interiorizzare i confini tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, ad assumere come propri quei ‘no’ che provengono dal padre.

Se il padre non è presente, molte volte i figli possono diventare tristi, depressi e disorientati .

Anche l’università di Oxford ha dichiarato, dopo aver fatto un test su 6.000 bambini, che i figli sono più equilibrati con la presenza dei papà. Gli esperti hanno esaminato i marcatori di coinvolgimento emotivo di queste famiglie e hanno evidenziato quanto sia essenziale questa relazione nello sviluppo emotivo.

Molte volte ammetto che mi sono sentito inutile, un p’o per la realtà e un po’ per un leggero senso di gelosia. Ma man mano che passa il tempo mi rendo però conto di esser per lui la figura che ha il ruolo protettivo per farlo sentire sicuro, il ruolo della fiducia e sostegno per fargli credere in se stesso e per trasmettergli affetto sotto forma di carezze, abbracci e baci.

Quindi cari papà, non dobbiamo mai sottovalutarci.


LINK UTILI:
Sito dello psicologo Paolo Ferliga
Articolo sullo sviluppo intellettivo dei bambini che passano tempo coi padri

Questo post è stato scritto da un papà ospite che ha deciso di raccontarci la sua esperienza qui su Babbofelice.it. Se anche tu vuoi partecipare e collaborare (anche se sei una mamma) scrivi a babbofelice@macpremium.it

Nota: Questo articolo si riferisce a famiglie composte da madre e padre e racconta le esperienze e le opinioni personali dell’autore. Non vuole essere una valutazione in merito a famiglie per qualsiasi ragione prive di padre o famiglie arcobaleno. Questo sito ed il suo gestore non fanno differenze o discriminazioni e sono per l’amore in tutte le sue forme.


Diventare papà ti stravolge la vita, in meglio

Oggi ospito l’esperienza del Papà Fabio, che racconta come l’arrivo di Giulia gli abbia stravolto la vita, ovviamente in meglio. Vi lascio al suo racconto.

Papà Fabio e l’arrivo di Giulia, il suo racconto

Non avrei mai immaginato quanto una piccola creatura avesse potuto cambiare il corso della mia vita!

Ha stravolto e cambiato tutto… delle priorità alle aspettative, dalla dignità alla ragione, ma sono tutti cambiamenti positivi!

Credo che solo chi lo ha provato può capire quello che sto dicendo!

Giulia sei la mia vita, da quando ci sei sono un uomo migliore perché ogni tuo sguardo, ogni tuo sorriso, mi fa capire quanto sia fortunato ad averti con me… ti auguro solo il meglio da questa vita che corre alla velocità del suono!


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Un ringraziamento a giornali e TV che parlano di Babbo Felice (video)

Negli ultimi giorni questo blog è stato consigliato o menzionato da diversi magazine e proprio oggi sono pure stato invitato a parlarne in televisione. Faccio questo post anche per ringraziare tutte le redazioni hanno dato spazio a questo mio progetto. Sono tutte cose che mi danno ancora più entusiasmo nel continuare e crescere!

Visto che le menzioni iniziano ad aumentare ho deciso di raccogliere le migliori in un post del blog, di seguito qualche pubblicazione.

Intervista al telegiornale di Udinews TV

BabboFelice.it ospite del telegiornale di Udinews TV 06.10.2018. Ho avuto così la possibilità di raccontare ai telespettatori qualche curiosità sul mio progetto e sull’essere papà, grazie anche alla bravissima Valentina Bearzi che mi ha intervistato. Vi invito a visitare il sito della tv udinews.tv e poi il video completo del TG che trovate su YouTube. Qui sotto il video tratto da Facebook.


iMagazine

iMagazine ha parlato di Babbo Felice e siamo finiti in prima pagina il 25.09.2018.

La home page del sito di iMagazine

Diario di Udine

Anche Il Diario di Udine ci ha messo in prima pagina il 25.09.2018

La prima pagina del Diario di Udine

Udine Today

Anche il noto sito UdineToday ci ha dedicato uno spazio il 23.09.2018

Il sito Udine Today

Italiamac

Italiamac, un magazone che parla di Apple, informatica e internet ci ha dedicato un articolo il 23.09.2018

L’articolo sul magazine Italiamac

Nessuno al compleanno perché è autistico. Ma è proprio così?

Sono un padre molto sensibile, mi metto spesso dalla parte dei più deboli, degli indifesi, di chi ha bisogno di aiuto. Cerco di fare del mio meglio, nel mio piccolo, per vivere una vita che contempli anche la solidarietà fra le persone, sotto diverse forme.

Purtroppo però ancora una volta assistiamo alla mercificazione dei bambini da parte di giornalisti, giornalai e giornali senza scrupoli, che cercano solo e sempre il click a basso costo, l’aumento di lettori e la facile condivisione. Ma questa volta anche la madre di un bambino, mi pare, ci ha messo del suo.

Non conosco questa signora ne la sua famiglia, mi sono imbattuto nella notizia di questo bambino lasciato solo perché nessuno è andato al suo compleanno, parrebbe in quanto autistico. Ma non mi suonava molto veritiera la cosa, o almeno mi sembrava assente di informazioni complete, mi sono quindi messo a cercare di più in giro su internet e, a quanto pare, ovviamente la storia non era stata raccontata in modo esaustivo.

Ma è vero che nessuno è andato al compleanno del bambino perché è autistico?

La notizia del compleanno del bimbo autistico disertato dagli amichetti in realtà pare per buona parte tutt’altra cosa rispetto a come la solita stampaccia italiana l’ha riportata, ma questa volta probabilmente anche a causa della madre. Aggiungo qualche informazione che nessun giornale, in modo subdolo e furbo, ha riportato e che ho reperito dai bravissimi ragazzi di Butac.

A quanto pare facendo una rapida ricerca su internet si evincono informazioni diverse:

La made sembra essere una no vax, gli altri genitori hanno preferito non portare i figlioletti dove si pratica la non vaccinazione, il compleanno era di lunedì (alle 18), la signora ha chiesto soldi al posto di eventuali regali, voleva trasformare il compleanno in una raccolta di denaro per la diffusione delle sue ideologie. Senza contare che sul suo FB la signora condivide bufale e link di pagine bufalare e allarmistiche.


Quindi amici, soffermiamoci un attimo: il problema è il figlio autistico o il vero problema è la madre?


Siamo sicuri che tutti gli amici abbiano deciso di disertare la festa perché è autistico? Secondo me no, i bambini tendenzialmente non fanno discriminazioni per colore, provenienza, salute e condizione degli altri bambini: una festa è una festa e i bimbi le adorano! Inoltre per tutti i motivi sopra menzionati, le altre famiglie potrebbero aver deciso di non andare ognuna per un motivo diverso: chi il lunedì alle sei di sera ha difficoltà ad uscire, chi per sicurezza non vuole può frequentare bambini non vaccinati, chi non sopporta la madre perché gli sembra estremista nelle sue idee, chi magari ha inteso che la festa era solo per raccogliere soldi… Ma nemmeno nel paese più cattivo del mondo credo si diserti in blocco una festa per via di una condizione medica.


Ovviamente dico tutto questo con il massimo rispetto e un grande dispiacere per il bimbo, che dovrebbe essere sempre frequentato e supportato indipendentemente dalla simpatia per la madre.

Sottolineo comunque che qui il problema è il metodo di diffusione della notizia da parte di giornali senza scrupoli che per raccattare quatto click in più cavalcano l’indignazione popolare deformando la realtà, creando danni e malesseri incontrollati. Questa è la cosa che mi fa arrabbiare! Ed è questo il motivo che mi ha spinto a scrivere questo post: dobbiamo sempre (sempre) diffidare delle “notizie super virali” che impazzano sui social, spesso sono deformate o addirittura false (questa nello specifico direi che è deformata e carente di informazioni).

Vi segnalo con una interessante opinione e di “BUTAC – Bufale un tanto al chilo” che trovate cliccando questo link.

Video della ragazza autistica che racconta come l’autismo l’ha resa libera di essere se stessa:

Vi lascio con un video che mi ha compito molto, Rosie King racconta alla platea come la sua condizione l’ha resa “libera di essere se stessa”, i sottotitoli sono in italiano. Saranno i 6 minuti migliori della vostra giornata, guardatelo tutto fino in fondo. Sarà utile anche per chi ad oggi non ha ancora capito cos’è l’autismo, che tocca ricordare a molte persone, non significa essere menomati fisicamente e bloccati infermi in un letto (scusate se lo dico, ma spesso in giro questa è la sensazione che ha la gente di questa malattia/condizione).


Se non vedete i sottotitoli, cliccate qui e guardate il video sul sito del Ted,

“Le persone temono così tanto la diversità che tentano di far rientrare tutto in una scatolina con un’etichetta ben precisa” afferma la sedicenne Rosie King, una ragazza audace, vivace e autistica. Vuole sapere: perché tutti vogliono essere normali? Il suo è un fervido appello a ogni ragazzo, genitore, insegnante e persona a celebrare l’unicità. Questo intervento rappresenta un’eccezionale testimonianza del potenziale della diversità della razza umana.”


Aggiornamento del 09.10.2018

Selvaggia Lucarelli pubblica sul suo Facebook una intervista alla mamma del bambino autistico

È davvero sconcertante leggere quello che dice la madre, vi lascio qui sotto il post della Lucarelli, un po’ complicato da leggere perchè è senza spazi, ma se volete farvi una presunta idea di questa signora, dategli un occhio.


Nota: Non conosco la madre e la famiglia, questo post non vuole quindi colpevolizzare la madre. Il fulcro del post è il metodo usato dai giornali per accalappiare facili click deformando le notizie a proprio vantaggio. Quanto contenuto nel post sono solo ipotesi e non possono ovviamente rappresentare la verità assoluta essendo solo idee personali non basate sulla conoscenza dei fatti specifici.

LINK UTILI:
ANGSA Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
Progetto Autismo FVG
Articolo “I migliori centri per l’autismo, ecco dove trovarli”
Spiegazione della notizia completa di Butac

E voi cosa ne pensate? Ditemelo nei commenti qui sotto

Tutti i diritti riservati. Opera letteraria protetta da certificato di deposito Patamu N. 91472

Sterilizzare ciucci e biberon velocemente

Non sono certamente un papà che tiene il bebè in una campana di vetro, iper protetto dalla vita e dai germi. Mantengo un profilo normale, senza ansia da batteri. Una normale e sana casa ordinata e ragionevolmente pulita, per quanto un figlio possa permettere di avere.

Il lavaggio di ciucci e biberon

Se un ciuccio cade sul pavimento, il rimedio della nonna di una bella ciucciata del papà o una passata sotto l’acqua corrente, trovo possa già andare bene. Ovviamente nel limite del possibile e del livello di pulizia di quel momento. Se siamo appena tornati da una lotta nel fango del giardinetto vicino casa, con scarponi carichi di terra, non è il caso. Ma nella media le nostre case sono abbastanza pulite, no?

Col biberon in genere una bella lavata con acqua e sapone per i piatti dopo averlo usato è cosa buona e giusta, con un generoso risciacquo per mandare via il sole piatti residuo.

Queste sono azioni quotidiane di buon senso, lontane da comportamenti maniacali che finirebbero per aumentare a dismisura lo stess della famiglia e del bambino.

La sterilizzazione di ciucci e biberon

Ora che sapete quali sono le cose “basic” che seguo nella vita quotidiana veniamo alla sterilizzazione e a come io la metto in pratica.

Dopo essermi informato fra le mia amicizie e dopo aver fatto delle ricerche su internet, aver visto decine di prodotti di tutti i tipi fra sterilizzatori elettrici, prodotti sterilizzanti e via discorrendo, mi sono orientato su una delle soluzioni, a mio avviso, più comode ed economiche:

Lo sterilizzatore a vapore in microonde

Per chi ha un normalissimo microonde in casa (credo ormai quasi tutti) la soluzione è a portata di mano e di portafogli. In pratica funziona con il vapore, che come sappiamo, sterilizza ad un ottimo livello. Ho quindi deciso di comprare la “scatola” da microonde della Chicco, risultava abbastanza capiente ma dalle misure giuste per il mio forno. Costa circa 25 euro ma spesso su Amazon ha dei piccoli sconti di tre o quattro euro.

Come funziona questo sterilizzatore a vapore della Chicco? Semplicissimo, si mette dell’acqua alla base della scatola, si posizionano gli oggetti sul piano forato, si tappa e poi si infila nel forno a microonde per circa 6 minuti alla potenza di 600 Watt. Ovviamente se avete un super forno che arriva a 1200 Watt usatelo per 3 minuti, e così via in base alla potenza che avete a disposizione.

In questo modo tutti gli oggetti (ciucci, biberon, tettarelle…) saranno avvolti nel vapore (che come sappiamo è bollente) e si elimineranno fino al 99,9% di germi domestici nocivi. Se poi li lasciate dentro lo sterilizzatore chiuso, rimarranno protetti e sicuri fino a 24 ore.

Questa operazione io la faccio all’incirca ogni due/tre giorni, in base all’utilizzo degli oggetti, credo garantisca un buon compromesso fra sicurezza, pulizia e stress 🙂 Avremo i nostri ciucci e biberon ad uno stadio ottimale di pulizia. Poi ovviamente se le cose cadono mentre siamo fuori casa, sulla strada o nei parchi, appena si arriva a casa è bene sterilizzare, in 6 minuti torneranno belli puliti e sicuri.

Nota: Verificare che gli oggetti da sterilizzare siano compatibili col microonde, alcuni materiali non sono adatti e possono danneggiarsi. Generalmente io uso biberon e tettarelle Chicco e Avent senza problemi, nemmeno i ciucci presi in supermercato (marca NeoBaby) hanno avuto problemi. Molti su internet dicoo di sterilizzare egregiamente anche i ciucci in caucciù. Ad ogni modo verificate col negoziante o sulla confezione.

Sterilizzatore a vapore per microonde della Chicco modello 00065846500000

Uno stile di vita ragionevole può fare bene ai bambini

Facendo tesoro della mia infanzia, mi sono convinto che una normale vita domestica, possa fare bene ai bambini, nel senso che essere a contatto con noi, con gli oggetti e, perchè no, anche col pavimento, aiuti il bebè ad abituarsi a quello che poi troverà nel futuro. Se le nostre case sono abbastanza pulite e in ordine, non credo ci siano grossi rischi ma anzi, le protezioni naturali del corpo si svilupperanno meglio e più complete. Tenere i nostri figli nelle “campane di vetro” potrebbe, a mio avviso, farli crescere più “deboli” e in vista della frequentazione di asili e scuole materne è preferibile abbiano già avuto esperienze con qualche germe in più. Tutto ovviamente in un quadro di ragionevolezza.

Così come mi piace avere ospiti e parenti in casa che interagiscano con il pargolo, più è vasta la platea di contatti e più vasta sarà la possibilità di crescere forte e protetto. Ovviamente buona regola impone di lavarsi spesso le mani e farle lavare agli ospiti. Magari evitare sbaciucchiamenti da chi non è un parente stretto, evitare di fargli ciucciare qualsiasi cosa portata da fuori, etc.

Tengo a precisare che non sono un medico e non ho studiato medicina, non sono quindi consigli specialistici, mi sono semplicemente orientato nel mantenere un comportamento che sia un giusto compromesso fra la normalità e la maniacalità, una media che possa avere un raggio di sicurezza accettabile e ragionevole ma che non aumenti lo stress e le paure inutilmente.

LINK UTILI:
Sterilizzatore da microonde per biberon Chicco
Biberon Avent (varie misure)

Sterilizzare i biberon, raccontatemi come fate voi qui sotto nei commenti!

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Il seggiolino da auto per proteggere i nostri bambini

Ho appena comprato un seggiolino da auto per mio figlio di due mesi, non ho badato a spese e mi sono rivolto al mio negoziante di fiducia, con la sua lunghissima esperienza e vasta conoscenza. Magari non è quello più alla moda o il più costoso in assoluto, ma l’ho scelto per la massima sicurezza, senza chiedere quanto costava o se ne aveva di più economici. “Dammi il migliore”.

Quel luogo, l’auto, è uno dei luoghi meno sicuri dove metterò il mio bimbo e ogni euro speso per il seggiolino, è un euro ben speso; ogni minuto speso per sistemarlo e legarlo, è un minuto ben speso, anche se per 3 minuti di auto ne spendo 8 a legarlo.

Non badate al tempo che occorre per legare il bambino al seggiolino. Fatelo sempre.


Spesso non abbiamo voglia di perdere minuti preziosi per assicurare per bene il pargolo perchè magari dobbiamo fare 500 metri, ma dobbiamo farlo lo stesso, chi ci aspetta capirà l’eventuale ritardo. Viviamo in un mondo dove da automobilisti diamo tutto per scontato e a volte ci capita di credere che dentro l’auto tutto sia sicuro, ma non è così: se non si è ben legati il rischio aumenta, centuplica.

Se come me avete un negoziante di fiducia, affidatevi a lui, magari sceglietene uno che possa adattarsi al bimbo per diversi mesi, ancora meglio se per diversi anni. Il mio seguirà Simone per diverso tempo, smontando alcune apposite parti si adatterà molto a lungo, man mano che il pargolo aumenterà di misura e peso. Se volete vedere un “catalogo” di seggiolini da auto potete consultare Amazon, ce ne sono di tante marche e modelli.

Io ho anche comprato proprio su Amazon uno specchio da sedile di auto per poter vedere il bambino dallo specchietto retrovisore, visto che il bebè è seduto all’incontrario per via della sua tenera età. Ne ho scelto uno da fissare con cinghiette sul poggiatesta e ho preferito una misura abbastanza larga. Non può e non deve mancare se viaggiate senza un passeggero a fianco di vostro figlio.


Quindi, cari papà all’ascolto, fate come me, prima di partire verificate che siano tutti ben legati, il pargolo, la mamma e poi controllate anche voi stessi. Solo dopo si mette in moto e si parte.

10 errori fatali che si fanno in macchina con i bambini

Il video di “The Pozzolis Family”: La leggerezza con cui si affronta ancora oggi l’argomento seggiolini in auto è SCONVOLGENTE. Purtroppo, ancora più drammatiche sono le conseguenze. Insieme a CYBEX siamo felici di presentarvi un video che speriamo cancelli ogni dubbio sull’importanza VITALE di un corretto e consapevole utilizzo. Piantatela di affidarvi al destino! “Sono solo 5 minuti di macchina”, “Vado piano”, “Ma sì, cosa vuoi che succeda?” sono concetti da ELIMINARE! Ok?

LINK UTILI:
Catalogo seggiolini per auto su Amazon
Specchietto da sedile auto per bambini
Idea Bimbo Codroipo, il mio negozio di fiducia

Raccontatemi nei commenti come gestite il vostro bebè in auto.

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Quale pannolino scegliere per il nostro bambino di pochi mesi

Dal basso dei miei primi due mesi da papà, ho cercato di tirare le somme sull’esperienza dei pannolini. Più per curiosità che per altro, ho provato diverse marche e diversi modelli, non senza una piccola speranza di risparmiare quattro soldi. Vi ricordo che Papà paolo ci ha mandato la sua esperienza coi pannolini lavabili che trovate in questa pagina separata.

Ho provato le tre linee Pampers (Progressi, Baby Dry, Sole Luna), ho usato i Chicco,gli Huggies e infine i Lidl Lupilu.

Prova dopo prova di svariati pannolini, posso dire che:

  •  Huggies (prezzo stimato 0,32 cadauno circa) sono di buona qualità ma vestono leggermente stretti e grigliano il sederino. Buona tenuta, assorbimento discreto. Ma quando sono pieni tendono a ritirarsi e gnfiarsi come un palloncino, quindi il comfort scende.
  • Chicco Drive Fit (0,39 cadauno circa), la qualità è ottima, la vestibilità e la tenuta sono buone ma non hanno la retina di protezione dalla pupù. Assorbimento buono. Li avevo presi in emergenza durante le vacanze in farmacia e sono costati un occhio della testa.
  • Pampers Baby Dry (0,28 cadauno circa), ottima qualità, la tenuta è buona e la vestibilità è discreta, l’assorbimento è buomo. Peccato abbiano un odore orribile, spesso pensi di dover cambiare il bebè ed invece è il pannolino in sè che puzza.
  • Pampers Sole e Luna (0,23 cadauno circa), qualità accettabile, vestibilità buona, tenuta un po’ scarsa, assorbimento medio. Qui capisci da dove è nato il modo di dire “essere nella cacca fino al collo”. Però il prezzo è aggressivo.
  • Pampers Progressi (0,40 cadauno circa), qualità notevole, vestibilità ottima, tenuta eccellente. Assorbimento eccezionale. Il sistema a retina tiene davvero il bebè all’asciutto, anche in caso di produzione elevata.
  • Lidl Lupilu (0,16 cadauno circa), ono i pannolini più economici ma la qualità, visto il prezzo, è decisamente all’altezza. Il confort è buono e la tenuta è discreta. L’assobimento è medio-buono. Il prezzo è imbattibile.

Quale pannolino scegliere

Ecco quindi la mia esperienza: gira che ti rigira, prova che ti riprova, c’è un motivo del perchè i Pampers Progressi sono i più costosi ma anche i più usati. Salvo casi di emergenza o di scorte finite, questo modello è davvero l’unico che garantisce un comfort senza compromessi.

Avere un pannolino che garantisce un asciutto senza compromessi è decisamente una manna dal cielo per la fase notturna, così avremo più possibilità che il nostro bebè non si svegli troppo presto a causa del fastidio da pipì o pupù. Durante la fase diurna, invece, mi faccio meno scrupoli ad usare qualsiasi altro modello o marca.

Prezzi dei pannolini

I prezzi che riporto sono una stima fatta a memoria e per confezioni singole (nel 2018). Possono variare in base al supermercato o agli sconti del punto vendita, oppure alle offerte Amazon che spesso fanno risparmiare, qui un link di esempio per una maxi fornitura di Progressi https://amzn.to/2CZdA3o – Ma attenzione, le offerte vanno e vengono.

Molto spesso ci sono stock di grandi quantità di pannolini che permettono un notevole risparmio, consiglio di tenere monitorato sia Amazon che i voantini dei supermercati, si possono raggiungere sconti anche del 30%.

Classifica dei migliori pannolini (rappoto qualità/prezzo)

Se dovessi fare una ipotetica classifica dei pannolini, non scientifica, mi sentirei di scriverla così, basandomi su un mix di tutte le valutazioni, quindi: qualità + prezzo + assorbimento + comfort. Ovviamente è una classifica personale basata sulla mia esperienza diretta di neo papà.

  1. Pampers Progressi (voto 9)
  2. Lidl Lupilu (voto 7,5)
  3. Pampers Sole e Luna (voto 6,5)
  4. Pampers Baby Dry (voto 6,5)
  5. Huggies (voto 6,0)
  6. Chicco Drive Fit (voto 5,0)

LINK UTILI:
Pacco da 168 pannolini Pampers Progressi Midi
Informazioni pannolini Lidl Lupilu
Articolo: Pannolini lavabili riutilizzabili, fra ecologia e risparmio

E voi? Quali pannolini usate? Ditemelo nei commenti.

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La comodità del mangia pannolini: stop agli odori

Oggi vi parlo di una stupidaggine, il “mangia pannolini”, di cui si può fare a meno, ma a me piace un sacco. Si chiama Tommee Tippee Sangenic Tec ma a me piace di più “mangiapannolini”. All’inizio non mi sembrava molto utile, ma che ne sapevo che dopo un mese avrei avuto in casa una centrale nucleare?

Quindi, a che serve sto Tommee Tippee?

Semplice, ci infili il pannolino, ruoti una manovella e il pannolino viene chiuso ermeticamente dentro un bel sacchettino che non lascia uscire la spussa. Ripeti ad ogni pannolino (ma anche ogni due o tre, dipende dalle dimensioni o dall’odore) e ti ritroverai, quando il cestino è pieno, una specie di salsiccia fatta di pannolini rinchiusi nella plastica.

A me lo ha regalato mia mamma, che è stata molto lungimirante. Se ne volete uno c’è anche su Amazon, lo trovate a questo link: https://amzn.to/2w5i9mP


Come funziona il Tommee Tippee Sangenic Tec

LINK UTILI:
Tommee Tippee Sangenic Tec su Amazon
Ricarica per mangiapannolini Tommee Tippee

Voi usate un cestino per pannolini? Raccontatemi quale in un commento!


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Il ciuccio ai neonati: sì o no?

Oggi in un post su Facebook si parlava dei problemi che può creare un ciuccio a un bimbo e molti lo sconsigliavano perchè poteva creare problemi di comunicazione, disaffezione dalla mamma e problemi alimentari. Io vi dico la mia, riportando anche alcune considerazioni che ho scritto di là.

Nella mia esperienza di padre da un mesetto, non ho riscontrato nulla di quanto riportato nell’articolo sui ciucci. Anche se è diversi giorni che usiamo il ciuccio quando serve. Il bimbo poppa che è una meraviglia, adora la madre, è in piena salute, cresce bene, comunica in modo egregio.

Io credo non esistano regole precise sul ciuccio valide per tutti.

Quindi, da neo papà che non ne sa ancora forse nulla, dico che ogni bambino è diverso e va gestito in modo diverso, senza usare manuali tutti uguali (che sono utili ma non sono la Bibbia). Dobbiamo imparare a capire i nostri figli che sono di natura preparati a spiegarci cosa vogliono e quando.

Che poi.. qualcosa ciucciano sempre, quindi meglio un ciuccio che la mano o il pollice. Se si abitua al pollice poi mica si può tagliare via quando è più grande. Uno dei più venduti su Amazon è della MAM ed è un ciuccio in silicone senza anello, adatto per bebè fino a 2 mesi, è venduto in confezioni da 2 a circa 6,50 euro.

Il mio pargolo, che comunque mangia al seno, lo usa più che altro per addormentarsi quando non si addormenta mangiando. Oppure quando deve scaricare e ha dei dolorini, se ciuccia un po’ il ciuccio si rilassa e fa quello che deve fare. Poi lo caccia via.

Di sicuro il ciuccio è più facile da togliere che la mano o il pollice, siccome al mio pargolo piace ciucciarsi la mano e sta imparando a ciucciarsi il pollice, ho calcolato che è meglio il ciuccio così poi sarà possibile toglierlo. Ammetto che sono fresco fresco e non ho esperienze, ma navigo a vista.

Termino dicendo che il ciuccio non è un bene o un male, che dare il ciuccio non significa essere perdenti, che non dare il ciuccio non ci rende più forti e vincenti. Ogni bambino è diverso e il ciuccio può servire o meno. Capisco che la società odierna ci veda tutti come perdenti se assecondiamo i nostri figli, ma a me di quello che pensa la gente frega poco, se mio figlio sta bene col ciuccio, ben venga il ciuccio.

LINK UTILI:
Catalogo ciucci Avent su Amazon
Scatolina porta ciucci della Chicco
Nastro porta ciuccio con clip della Mam

E voi come la pensate sui ciucci? Fatemelo sapere nei commenti.


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