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Trucchi per preparare velocemente il biberon con latte in polvere fuori casa

Fintanto che il pargolo ciuccia beato dal seno della mamma non si pensa al momento in cui bisognerà essere super organizzati per il latte in polvere. Ma è nornale, quando il bambino è affamato ha una fonte di cibo sempre a portata di bocca, con il latte sempre pronto e caldo, solo da ciucciare.

Poi per noi è arrivato il momento in cui l’allattamento al seno non è stato più possibile e abbiamo iniziato con il latte in polvere, ci siamo organizzati con i biberon e qualche bottiglia di acqua minerale adatta ai bebè (il vostro pediatra potrà dirvi le marche più adatte) sempre pronte in casa, da scaldare in un pentolino alla bisogna.

Inizialmente andavamo in giro poco e quindi una borsina con la confezione del latte in polvere, una bottiglietta di acqua e un biberon e ci sembrava di essere super organizzati. ogni locale in cui siamo andati ci ha fornito dell’acqua calda in cui scaldare il latte appena fatto a bagno maria, quindi non abbiamo mai avuto problemi. Inoltre parte delle poppate continuava ad avvenire al seno, quindi ancora più facile la gestione dei pasti.

Il momento in cui capisci che pensare di essere organizzati non basta, bisogna esserlo davvero!

Poi arriva il giorno che si va in giro di più, si va spesso a trovare i nonni, magari scatta la sirena della fame proprio mentre si è in auto, il pianto va a tutto volume. In quel preciso momento ci si rende conto che polvere + bottiglia di acqua + biberon non sono una soluzione pratica. Ci si ritrova con la possibilità di fare il latte ma con l’acqua fredda… quindi inutilizzabile.

Questo preambolo per farvi inquadrare la situazione, che spesso è la norma per i neo papà e le neo mamme, che ovviamente imparano le cose via via che succedono e pian piano ci si inizia ad organizzare al meglio.


I consigli per avere la pappa sempre pronta e il biberon col latte caldo, soprattutto fuori casa

Di seguito le idee e i consigli di Mamma Ombretta e Papà Fabio, oggi ospiti del mio blog.


MAMMA OMBRETTA E IL PASTO FUORI CASA COL BIBERON E IL LATTE IN POLVERE:

…dopo i primi giorni di felicità, un po’ di apprendistato per le varie situazioni nella vita quotidiana ci vuole. Piano piano il bimbo appena nato e i genitori si ritrovano a riprendere una vita quotidiana più normale, si aggiustano gli orari, gli impegni, gli svaghi, a volte con piccoli intoppi a cui si deve pensare per tempo, tipo il pasto fuori casa.

Ci sono piccoli trucchetti per evitare che il bimbo mandi in ansia i genitori nel momento della pappa, ovviamente se il bimbo non è allattato al seno. Affrontare questa situazione andando a casa di parenti e amici è facilmente risolvibile, la cosa è ben diversa se il biberon dovrà essere preparato in un locale pubblico o all’aperto.

Il metodo che consiglio è quello di portare l’acqua già calda in un thermos usato solo a quello scopo, poi una bottiglia con acqua a temperatura ambiente per raffreddare il latte che si preparerà nel biberon, infine il latte in polvere già dosato per un biberon. A tale scopo tornano utili i piccoli contenitori (per alimenti) che si usano di solito per sughi mono porzione, anche questi usandoli smpre solo per il latte del bebè.

Se è possibile calcolate quanti pasti occorreranno, così da riempire abbastanza il thermos e preparare abbastanza contenitori con il latte in polvere. Personalmente sconsiglio la pratica di far riscaldare il biberon nei locali pubblici, in genere viene scaldato troppo o troppo poco, con rischio di manipolazioni del biberon non adatte ai neonati.

Si può usare il metodo del thermos anche quando il bimbo sarà svezzato, per esempio per il brodo vegetale e la pastina gia cotta o la farina lattea in un contenitore che era per il latte in polvere, ci si rende autonomi e si evitano possibili contaminazioni della pappa. I neonati hanno una straordinaria capacità di adattamento, non fanno differenza se fanno la nanna o la pappa fuori casa, l’importante è rispettare gli orari della pappa.

BERGNER Thermos da Viaggio, 21 cm

PAPÀ FABIO E GLI ACCESSORI SPECIALIZZATI:

Ho letto che stai preparando un articolo su come preparare in comodità il latte artificiale in giro, io ti racconto il mio sistema:

Ho comprato un portapappe con gli spazi delle porzioni dei misurini già pronte, in pratica una scatolina dosatore per latte in polvere. Mi sono attrezzato con un termos per acqua calda da viaggio.

All’occorrenza, quindi, mi basta prendere un biberon vuoto versarci dentro l’acqua calda del thermos, svuotare il contenuto già dosato dalla scatolina portapappe, agitare e la pappa è pronta! Ti allego le foto dei due prodotti che oramai sono diventati i miei inseparabili amici.

MAM Babyartikel, Scatola per latte in polvere

Il metodo di Babbo Felice per semplificare la preparazione del latte in polvere.

Come avete letto qui sopra i “rimedi della nonna” proposti da Mamma Ombretta e Papà Fabio sono molto semplici e pratici e velocizzano la preparazione del latte in polvere, soprattutto quando si è in giro, ottimizzando l’organizzazione  delle uscite e diminuendo le borse da portarsi appresso.

Ovviamente sono sistemi che utilizzo anche io, che però per ora mi porto dietro direttamente il sacchetto del latte in polvere. Oltre a questo, se il momento pappa è ravvicinato all’orario di uscita, io mi sono attrezzato con un thermos da biberon della Chicco in cui tengo il biberon col latte già pronto. Se l’uscita è breve è più che sufficiente.

Il bambino mangia anche la notte e il biberon lo vuole subito.

Abbiamo tutti imparato quanto possa essere difficile far addormentare i nostri pargoli, quindi la cosa peggiore da fare è perdere tempo nella preparazione del latte in polvere nel pasto notturno, spesso i bambini riescono a mangiare quasi addormentati e poi tornano nel mondo dei sogni alla velocità della luce. Questo però non accade se facciamo passare troppo tempo dal primo leggero pianto di fame al momento della poppata. Che fare? Semplice, organizzarsi con thermos e acqua già calda anche in casa.

Noi qui in casa abbiamo sempre un thermos con l’acqua calda, lo teniamo sempre pieno e a portata di mano, così nel caso in cui uno dei genitori fosse impossibilitato ad agire prontamente, quello rimasto solo potrebbe fare il latte in men che non si dica.

Se siamo svegli entrambi al momento della poppata notturna, mentre uno fa mangiare il pargolo, l’altro scalda altra acqua e ripristina il thermos. Io poi spesso per lavoro sono sveglio anche a ridosso della seconda poppata quindi, oltre a ripristinare il thermos, preparo anche un biberon già pronto e lo infilo nell’apposito thermos da biberon e lo posiziono sul comodino della mamma. Così in qualsiasi momento il bebè si sveglia per la fame, la mamma ha tutto a portata di mano.

Il metodo del thermos sempre pieno di acqua calda lo utilizziamo durante tutto il giorno, così siamo sempre più veloci a preparare il latte, anche nelle poppate diurne.

Questi sono piccoli “segreti non segreti” che un neo papà come me ha dovuto scoprire a forza di fare pratica, giorno dopo giorno. Ovviamente adesso che li sò, mi sembrano scontati, ma nel momento in cui in casa ci sono venute queste idee ci sembravano rivoluzionarie. Forse sarebbe bastato chiedere consiglio ai nonni, invece di provare a fare tutto da soli. Ma a noi piace sperimentare e goderci anche i “momenti di scoperta” seppur nelle piccole cose.


LINK UTILI
Thermos da biberon o pappa Chicco
Thermos Bergner da viaggio per acqua
Contenitori monoporzioni ermetici
Scatola con porzionatore per latte in polvere


Questo post è stato scritto con la partecipazione di un papà ospite e una mamma ospite che hanno deciso di raccontarci la loro esperienza qui su Babbofelice.it. Se anche tu vuoi partecipare e collaborare scrivi a babbofelice@macpremium.it

Tutti i diritti riservati. Opera letteraria protetta da certificato di deposito Patamu N.93186

Perché uno psicologo può aiutarci quando nasce il nostro primo figlio

Avere un figlio è un evento emozionante e gratificante, ma può anche essere fonte di stress e preoccupazione. La genitorialità può essere impegnativa, sia a livello fisico che emotivo, e può essere difficile gestire tutte le responsabilità e i cambiamenti che essa comporta. Ecco perché può essere utile considerare la possibilità di consultare uno psicologo quando nasce un figlio. Ma soprattutto, ricordati che non c’è nulla di strano e non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto, è capitato anche a me ed è stato molto utile sia per me che per la mia famiglia, anche con incontri di coppia.

Avere un figlio è un momento emozionante e gratificante, ma può anche essere fonte di stress e preoccupazioni. La genitorialità può essere impegnativa, sia a livello fisico che emotivo, e può essere difficile gestire tutte le responsabilità e i cambiamenti che essa comporta. Ecco perché è importante considerare la possibilità di consultare uno psicologo durante questo periodo di transizione.

Se stai attraversando un periodo difficile o semplicemente vuoi avere qualcuno con cui parlare, uno psicologo può essere una risorsa preziosa. Potrà aiutarti a gestire lo stress e le preoccupazioni legate alla genitorialità, a gestire i cambiamenti emotivi e a migliorare le relazioni all’interno della famiglia. E se ti senti un po’ sopraffatto dal “colpo di frusta” emotivo che può verificarsi quando il bambino cresce e diventa meno dipendente, uno psicologo può offrire supporto e aiuto durante questo cambiamento.

Non essere timido nel chiedere aiuto se ne hai bisogno; prendersi cura di te stesso è una parte importante del prendersi cura del tuo bambino. Uno psicologo può essere un compagno di viaggio prezioso durante questo periodo di cambiamento e può aiutarti a sentirti più sicuro e a tuo agio nella tua nuova vita di genitore.

Consulto di coppia quando arriva il primo figlio

Dopo aver avuto un figlio, la coppia può sperimentare cambiamenti e sfide nuove. Per aiutare a gestire queste sfide e a mantenere una relazione sana e stabile, potrebbe essere utile fare una terapia di coppia. Un terapista può fornire supporto emotivo, aiutare a gestire i cambiamenti nella relazione e affrontare il “colpo di frusta” emotivo che può verificarsi quando il bambino cresce e diventa meno dipendente. Non aver paura di chiedere aiuto; prendersi cura della propria relazione è una parte importante del prendersi cura del proprio bambino. Un terapista di coppia può essere una guida preziosa in questo viaggio di cambiamento e aiutare a sentirsi più sicuri e a proprio agio come genitori.

Questo articolo e i suoi contenuti non possono essere considerati consigli legali, pedagogici o psicologici. Per qualsiasi informazione legale è sempre meglio rivolgersi ad un esperto o a un avvocato e per questioni di salute ad un medico o a un professionista.

Perché anche il papà è importante nel primo anno di vita del bambino

Essere papà durante il primo anno di vita del nostro piccolo può essere una sfida emozionante (e a volte un po’ stressante). Ma nonostante spesso sia la mamma a prendersi cura del neonato, anche tu puoi essere utile in molti modi! Ecco come e perché:

Sei il sostegno emotivo della tua compagna: Ascolti i suoi pensieri e le sue preoccupazioni e offri parole di incoraggiamento. Sei il suo punto di riferimento emotivo durante questo periodo impegnativo.

Offri il tuo aiuto pratico: Cambi i pannolini, nutri il tuo piccolo e giochi con lui. Questo alleggerisce il carico della tua compagna e ti aiuta a diventare un padre presente e coinvolto.

Sei presente per il tuo piccolo: Giocherelli con lui, gli leggi storie e gli canti ninne nanne. Sviluppi un legame speciale con il tuo bambino e diventi una figura importante nella sua vita.

Fai il possibile per creare un ambiente calmo e rilassante a casa: Sia per la tua compagna che per il tuo piccolo, l’ambiente in cui viviamo può fare una grande differenza. Offri il tuo aiuto per le faccende domestiche e cerca di mantenere un po’ di ordine in casa, in modo da rendere la vita più facile per tutti.

Offri un po’ di relax alla tua compagna: La maternità può essere stancante e stressante, quindi fai un po’ di tempo per far rilassare la tua compagna. Puoi preparare un bagno caldo, massaggiarle i piedi o semplicemente guardare insieme un film. Offrendo un po’ di relax alla tua compagna, le dimostri il tuo amore e la tua preoccupazione per il suo benessere.

Sei il suo partner: Ricordati che siete una coppia e che dovete prendervi cura l’uno dell’altro. Fai il possibile per mantenere il vostro rapporto forte e solido durante questo periodo di cambiamento.

Alcune cose che possiamo fare noi papà!

Essere papà durante il primo anno di vita del tuo bambino può essere impegnativo, ma è anche estremamente gratificante. Offrendo il tuo amorevole supporto alla tua compagna e al tuo bambino, diventi una parte importante della loro vita e contribuisci a creare una famiglia felice e unita.

Durante il primo anno di vita del proprio figlio, ci sono molti compiti importanti da svolgere. Ecco alcune cose da considerare:

Prendersi cura della salute e del benessere del bambino: Questo include il nutrimento del bambino (attraverso il latte materno raccolto e utilizzabile se la mamma non c’è ,o il latte artificiale), il cambio dei pannolini e la cura della pelle del bambino. È anche importante portare il bambino dal pediatra regolarmente per controlli di routine e vaccinazionio anc he solo sei hanno dei dubbi.

Offrire amore e affetto al bambino: Il primo anno di vita è un periodo importante per lo sviluppo emotivo del bambino. Dimostrargli amore e affetto attraverso il contatto fisico, il gioco e il parlare con lui può aiutare a sviluppare il suo senso di sicurezza e il suo benessere emotivo.

Favorire lo sviluppo fisico del bambino: Durante il primo anno di vita, il bambino impara a sedersi, strisciare, camminare e parlare. Offriamo il nostro supporto attraverso il gioco attivo e la fornitura di opportunità per esplorare e muoversi in modo sicuro.
Promuovere lo sviluppo cognitivo del bambino: Offriamo stimoli adeguati per il cervello del bambino attraverso il gioco e la lettura di libri.

Prendersi cura della propria salute: La genitorialità può essere impegnativa, quindi è importante prendersi cura di sé stessi per essere in grado di prendersi cura del bambino al meglio. Ciò include il sonno sufficiente, un’alimentazione sana e l’esercizio fisico regolare. Inoltre, è importante cercare il sostegno emotivo della propria compagna o della propria famiglia e, se necessario, cercare aiuto professionale.

Come aiutare la nostra compagna quando è incinta

Essere incinta può essere un’esperienza emozionante, ma anche fisicamente e emotivamente impegnativa per le nostre compagne. Noi papà spesso presi dalle emozioni e dai mille pensieri ci dimentichiamo anche le cose più semplici. Ecco quindi alcuni modi in cui possiamo essere utili a loro durante il viaggio meraviglioso della gravidanza. Per certi versi sono cose basiche, ma che, appunto, quando siamo dentro al vortice emozionale, non ci vengono in mente ed è utile ricordarle con questa lista:

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Recensione BuhoCleaner – Recupera spazio di archiviazione gratuito su Mac in pochi secondi

Se stai cercando un’app che ti aiuti a ripulire lo spazio di archiviazione del tuo Mac per tempi di avvio rapidi, la tua ricerca è giunta al termine. Liberare spazio GB è il gioco e BuhoCleaner lo gioca eccezionalmente bene. Usa l’interfaccia utente intuitiva e facile da usare per scansionare, identificare e gestire file di buffer dell’utente, file di grandi dimensioni, app di avvio e qualsiasi altra cosa ti serva per far funzionare il tuo Mac come se fosse uscito dalla scatola. Ecco tutto ciò che devi sapere su BuhoCleaner.

Pulizia Rapida

Pulizia Rapida è il modo più semplice per utilizzare BuhoCleaner. Basta eseguire l’app, premere Scan, farla sembrare magica e fare clic su Rimuovi. Questo è tutto! Hai appena liberato (probabilmente) gigabyte di spazio in pochi clic. Per una panoramica dettagliata dei dati rimossi, fai clic su mostra dettagli. Questo genera un elenco dei dati dell’app da rimuovere e la dimensione dei file da ciascuna app.

Disinstalla App

App Uninstall è esattamente quello che sembra. Hai problemi a trovare un’app fastidiosa da rimuovere dal tuo Mac? Potete trovare qui. Basta selezionare l’app che si desidera disinstallare e fare clic su Rimuovi in basso a destra.

File Ingombranti

Anche i file di grandi dimensioni sono abbastanza autoesplicativi. Questo è un elenco dei file più grandi sul tuo Mac; se scegli di rimuoverli dipende da te. Alcuni potrebbero essere importanti per il lavoro, i giochi o la scuola, mentre altri probabilmente ti sei dimenticato di essere sul tuo dispositivo! Come le altre funzionalità di BuhoCleaner, anche questa è altrettanto facile da usare. Selezionare i file che si desidera eliminare e fare clic su Rimuovi. Goditi il tuo spazio di archiviazione appena scoperto!

Duplicati

Duplicati ti consente di selezionare una cartella specifica sul tuo Mac e cercare cartelle della stessa dimensione e contenuto (ovvero duplicati). Queste cartelle non fanno altro che occupare spazio non necessario e BuhoCleaner se ne sbarazzerà per te.

Fai clic sul simbolo + per aggiungere una cartella che ritieni possa contenere un duplicato e premi Scan. Se sono presenti duplicati sul dispositivo, BuhoCleaner li identificherà e consentirà la rimozione con un clic sul pulsante Rimuovi.

Conclusione

A cosa serve un’app se gli sviluppatori non la aggiornano mai? Se me lo chiedi, non è affatto buono. Fortunatamente, Dr.Buho è orgoglioso del suo lavoro, ascolta la comunità e lancia frequenti aggiornamenti per BuhoCleaner. Puoi controllare il registro delle modifiche sul sito Web di Dr.Buho.

Posso spiare lo smartphone di mio figlio?


Annosa questione quella dello “spionaggio” degli smartphone dei nostri figli minorenni. Ovviamente il termine spiare può essere molto forte, quindi qui parleremo più correttamente di controllo.

Tutti i genitori si pongono la fatidica domanda sulla correttezza del controllo dei telefonini dei figli minorenni, soprattutto dai 10 anni in su, perché le paure sono tante e il senso di protezione ci permea ogni cellula del corpo. Come genitori pensiamo spesso di avere tutti i diritti di mettere in pratica forme di verifica e controllo delle comunicazioni dei nostri pargoli e non è del tutto sbagliato, perché abbiamo il diritto/dovere di tutelare il bambino e di esercitare la funzione di correzione e vigilanza, come ci impongono le leggi.

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Un ringraziamento a giornali e TV che parlano di Babbo Felice (video)

Negli ultimi giorni questo blog è stato consigliato o menzionato da diversi magazine e proprio oggi sono pure stato invitato a parlarne in televisione. Faccio questo post anche per ringraziare tutte le redazioni hanno dato spazio a questo mio progetto. Sono tutte cose che mi danno ancora più entusiasmo nel continuare e crescere!

Visto che le menzioni iniziano ad aumentare ho deciso di raccogliere le migliori in un post del blog, di seguito qualche pubblicazione.

Intervista al telegiornale di Udinews TV

BabboFelice.it ospite del telegiornale di Udinews TV 06.10.2018. Ho avuto così la possibilità di raccontare ai telespettatori qualche curiosità sul mio progetto e sull’essere papà, grazie anche alla bravissima Valentina Bearzi che mi ha intervistato. Vi invito a visitare il sito della tv udinews.tv e poi il video completo del TG che trovate su YouTube. Qui sotto il video tratto da Facebook.


iMagazine

iMagazine ha parlato di Babbo Felice e siamo finiti in prima pagina il 25.09.2018.

La home page del sito di iMagazine

Diario di Udine

Anche Il Diario di Udine ci ha messo in prima pagina il 25.09.2018

La prima pagina del Diario di Udine

Udine Today

Anche il noto sito UdineToday ci ha dedicato uno spazio il 23.09.2018

Il sito Udine Today

Italiamac

Italiamac, un magazone che parla di Apple, informatica e internet ci ha dedicato un articolo il 23.09.2018

L’articolo sul magazine Italiamac

Nessuno al compleanno perché è autistico. Ma è proprio così?

Sono un padre molto sensibile, mi metto spesso dalla parte dei più deboli, degli indifesi, di chi ha bisogno di aiuto. Cerco di fare del mio meglio, nel mio piccolo, per vivere una vita che contempli anche la solidarietà fra le persone, sotto diverse forme.

Purtroppo però ancora una volta assistiamo alla mercificazione dei bambini da parte di giornalisti, giornalai e giornali senza scrupoli, che cercano solo e sempre il click a basso costo, l’aumento di lettori e la facile condivisione. Ma questa volta anche la madre di un bambino, mi pare, ci ha messo del suo.

Non conosco questa signora ne la sua famiglia, mi sono imbattuto nella notizia di questo bambino lasciato solo perché nessuno è andato al suo compleanno, parrebbe in quanto autistico. Ma non mi suonava molto veritiera la cosa, o almeno mi sembrava assente di informazioni complete, mi sono quindi messo a cercare di più in giro su internet e, a quanto pare, ovviamente la storia non era stata raccontata in modo esaustivo.

Ma è vero che nessuno è andato al compleanno del bambino perché è autistico?

La notizia del compleanno del bimbo autistico disertato dagli amichetti in realtà pare per buona parte tutt’altra cosa rispetto a come la solita stampaccia italiana l’ha riportata, ma questa volta probabilmente anche a causa della madre. Aggiungo qualche informazione che nessun giornale, in modo subdolo e furbo, ha riportato e che ho reperito dai bravissimi ragazzi di Butac.

A quanto pare facendo una rapida ricerca su internet si evincono informazioni diverse:

La made sembra essere una no vax, gli altri genitori hanno preferito non portare i figlioletti dove si pratica la non vaccinazione, il compleanno era di lunedì (alle 18), la signora ha chiesto soldi al posto di eventuali regali, voleva trasformare il compleanno in una raccolta di denaro per la diffusione delle sue ideologie. Senza contare che sul suo FB la signora condivide bufale e link di pagine bufalare e allarmistiche.


Quindi amici, soffermiamoci un attimo: il problema è il figlio autistico o il vero problema è la madre?


Siamo sicuri che tutti gli amici abbiano deciso di disertare la festa perché è autistico? Secondo me no, i bambini tendenzialmente non fanno discriminazioni per colore, provenienza, salute e condizione degli altri bambini: una festa è una festa e i bimbi le adorano! Inoltre per tutti i motivi sopra menzionati, le altre famiglie potrebbero aver deciso di non andare ognuna per un motivo diverso: chi il lunedì alle sei di sera ha difficoltà ad uscire, chi per sicurezza non vuole può frequentare bambini non vaccinati, chi non sopporta la madre perché gli sembra estremista nelle sue idee, chi magari ha inteso che la festa era solo per raccogliere soldi… Ma nemmeno nel paese più cattivo del mondo credo si diserti in blocco una festa per via di una condizione medica.


Ovviamente dico tutto questo con il massimo rispetto e un grande dispiacere per il bimbo, che dovrebbe essere sempre frequentato e supportato indipendentemente dalla simpatia per la madre.

Sottolineo comunque che qui il problema è il metodo di diffusione della notizia da parte di giornali senza scrupoli che per raccattare quatto click in più cavalcano l’indignazione popolare deformando la realtà, creando danni e malesseri incontrollati. Questa è la cosa che mi fa arrabbiare! Ed è questo il motivo che mi ha spinto a scrivere questo post: dobbiamo sempre (sempre) diffidare delle “notizie super virali” che impazzano sui social, spesso sono deformate o addirittura false (questa nello specifico direi che è deformata e carente di informazioni).

Vi segnalo con una interessante opinione e di “BUTAC – Bufale un tanto al chilo” che trovate cliccando questo link.

Video della ragazza autistica che racconta come l’autismo l’ha resa libera di essere se stessa:

Vi lascio con un video che mi ha compito molto, Rosie King racconta alla platea come la sua condizione l’ha resa “libera di essere se stessa”, i sottotitoli sono in italiano. Saranno i 6 minuti migliori della vostra giornata, guardatelo tutto fino in fondo. Sarà utile anche per chi ad oggi non ha ancora capito cos’è l’autismo, che tocca ricordare a molte persone, non significa essere menomati fisicamente e bloccati infermi in un letto (scusate se lo dico, ma spesso in giro questa è la sensazione che ha la gente di questa malattia/condizione).


Se non vedete i sottotitoli, cliccate qui e guardate il video sul sito del Ted,

“Le persone temono così tanto la diversità che tentano di far rientrare tutto in una scatolina con un’etichetta ben precisa” afferma la sedicenne Rosie King, una ragazza audace, vivace e autistica. Vuole sapere: perché tutti vogliono essere normali? Il suo è un fervido appello a ogni ragazzo, genitore, insegnante e persona a celebrare l’unicità. Questo intervento rappresenta un’eccezionale testimonianza del potenziale della diversità della razza umana.”


Aggiornamento del 09.10.2018

Selvaggia Lucarelli pubblica sul suo Facebook una intervista alla mamma del bambino autistico

È davvero sconcertante leggere quello che dice la madre, vi lascio qui sotto il post della Lucarelli, un po’ complicato da leggere perchè è senza spazi, ma se volete farvi una presunta idea di questa signora, dategli un occhio.


Nota: Non conosco la madre e la famiglia, questo post non vuole quindi colpevolizzare la madre. Il fulcro del post è il metodo usato dai giornali per accalappiare facili click deformando le notizie a proprio vantaggio. Quanto contenuto nel post sono solo ipotesi e non possono ovviamente rappresentare la verità assoluta essendo solo idee personali non basate sulla conoscenza dei fatti specifici.

LINK UTILI:
ANGSA Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
Progetto Autismo FVG
Articolo “I migliori centri per l’autismo, ecco dove trovarli”
Spiegazione della notizia completa di Butac

E voi cosa ne pensate? Ditemelo nei commenti qui sotto

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Sterilizzare ciucci e biberon velocemente

Non sono certamente un papà che tiene il bebè in una campana di vetro, iper protetto dalla vita e dai germi. Mantengo un profilo normale, senza ansia da batteri. Una normale e sana casa ordinata e ragionevolmente pulita, per quanto un figlio possa permettere di avere.

Il lavaggio di ciucci e biberon

Se un ciuccio cade sul pavimento, il rimedio della nonna di una bella ciucciata del papà o una passata sotto l’acqua corrente, trovo possa già andare bene. Ovviamente nel limite del possibile e del livello di pulizia di quel momento. Se siamo appena tornati da una lotta nel fango del giardinetto vicino casa, con scarponi carichi di terra, non è il caso. Ma nella media le nostre case sono abbastanza pulite, no?

Col biberon in genere una bella lavata con acqua e sapone per i piatti dopo averlo usato è cosa buona e giusta, con un generoso risciacquo per mandare via il sole piatti residuo.

Queste sono azioni quotidiane di buon senso, lontane da comportamenti maniacali che finirebbero per aumentare a dismisura lo stess della famiglia e del bambino.

La sterilizzazione di ciucci e biberon

Ora che sapete quali sono le cose “basic” che seguo nella vita quotidiana veniamo alla sterilizzazione e a come io la metto in pratica.

Dopo essermi informato fra le mia amicizie e dopo aver fatto delle ricerche su internet, aver visto decine di prodotti di tutti i tipi fra sterilizzatori elettrici, prodotti sterilizzanti e via discorrendo, mi sono orientato su una delle soluzioni, a mio avviso, più comode ed economiche:

Lo sterilizzatore a vapore in microonde

Per chi ha un normalissimo microonde in casa (credo ormai quasi tutti) la soluzione è a portata di mano e di portafogli. In pratica funziona con il vapore, che come sappiamo, sterilizza ad un ottimo livello. Ho quindi deciso di comprare la “scatola” da microonde della Chicco, risultava abbastanza capiente ma dalle misure giuste per il mio forno. Costa circa 25 euro ma spesso su Amazon ha dei piccoli sconti di tre o quattro euro.

Come funziona questo sterilizzatore a vapore della Chicco? Semplicissimo, si mette dell’acqua alla base della scatola, si posizionano gli oggetti sul piano forato, si tappa e poi si infila nel forno a microonde per circa 6 minuti alla potenza di 600 Watt. Ovviamente se avete un super forno che arriva a 1200 Watt usatelo per 3 minuti, e così via in base alla potenza che avete a disposizione.

In questo modo tutti gli oggetti (ciucci, biberon, tettarelle…) saranno avvolti nel vapore (che come sappiamo è bollente) e si elimineranno fino al 99,9% di germi domestici nocivi. Se poi li lasciate dentro lo sterilizzatore chiuso, rimarranno protetti e sicuri fino a 24 ore.

Questa operazione io la faccio all’incirca ogni due/tre giorni, in base all’utilizzo degli oggetti, credo garantisca un buon compromesso fra sicurezza, pulizia e stress 🙂 Avremo i nostri ciucci e biberon ad uno stadio ottimale di pulizia. Poi ovviamente se le cose cadono mentre siamo fuori casa, sulla strada o nei parchi, appena si arriva a casa è bene sterilizzare, in 6 minuti torneranno belli puliti e sicuri.

Nota: Verificare che gli oggetti da sterilizzare siano compatibili col microonde, alcuni materiali non sono adatti e possono danneggiarsi. Generalmente io uso biberon e tettarelle Chicco e Avent senza problemi, nemmeno i ciucci presi in supermercato (marca NeoBaby) hanno avuto problemi. Molti su internet dicoo di sterilizzare egregiamente anche i ciucci in caucciù. Ad ogni modo verificate col negoziante o sulla confezione.

Sterilizzatore a vapore per microonde della Chicco modello 00065846500000

Uno stile di vita ragionevole può fare bene ai bambini

Facendo tesoro della mia infanzia, mi sono convinto che una normale vita domestica, possa fare bene ai bambini, nel senso che essere a contatto con noi, con gli oggetti e, perchè no, anche col pavimento, aiuti il bebè ad abituarsi a quello che poi troverà nel futuro. Se le nostre case sono abbastanza pulite e in ordine, non credo ci siano grossi rischi ma anzi, le protezioni naturali del corpo si svilupperanno meglio e più complete. Tenere i nostri figli nelle “campane di vetro” potrebbe, a mio avviso, farli crescere più “deboli” e in vista della frequentazione di asili e scuole materne è preferibile abbiano già avuto esperienze con qualche germe in più. Tutto ovviamente in un quadro di ragionevolezza.

Così come mi piace avere ospiti e parenti in casa che interagiscano con il pargolo, più è vasta la platea di contatti e più vasta sarà la possibilità di crescere forte e protetto. Ovviamente buona regola impone di lavarsi spesso le mani e farle lavare agli ospiti. Magari evitare sbaciucchiamenti da chi non è un parente stretto, evitare di fargli ciucciare qualsiasi cosa portata da fuori, etc.

Tengo a precisare che non sono un medico e non ho studiato medicina, non sono quindi consigli specialistici, mi sono semplicemente orientato nel mantenere un comportamento che sia un giusto compromesso fra la normalità e la maniacalità, una media che possa avere un raggio di sicurezza accettabile e ragionevole ma che non aumenti lo stress e le paure inutilmente.

LINK UTILI:
Sterilizzatore da microonde per biberon Chicco
Biberon Avent (varie misure)

Sterilizzare i biberon, raccontatemi come fate voi qui sotto nei commenti!

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